Eccellenti 2014:conferenza di Anna Villarini sul tema:”Prevenire le malattie mangiando con gusto”

Venerdì16 maggio, per il ciclo Eccellenti 2014, nella sala conferenze della Biblioteca comunale di palazzo Mauri, alle ore 16,30 si è svolta la conferenza della dott.ssa Anna Villarini sul tema “Prevenire le malattie mangiando con gusto”.

Ha aperto l’incontro la presidente Liana Di Marco, presentando la relatrice: biologa e specialista in Scienze dell’Alimentazione, lavora come ricercatrice presso il dipartimento di Medicina preventiva e predittiva all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove opera come nutrizionista negli studi di intervento alimentare, svolge attività clinica e di coordinazione ai progetti “Studia” (dieta adiuvante nelle pazienti con carcinoma della mammella), “Diana 5” (come equilibrare i livelli degli ormoni che favoriscono il carcinoma mammario attraverso modificazioni della dieta) e “Prevedi” (prevenzione della sindrome metabolica). Laureata nel 1992 in Scienze Biologiche all’Università di Perugia (nel ’97 si specializza in Scienze della Nutrizione), studia da anni lo stretto legame tra alimentazione e tumori. Insieme a Franco Berrino, direttore dello stesso dipartimento, ha osservato e coinvolto migliaia di donne in Italia con il progetto Diana, uno studio sulla prevenzione delle recidive del cancro al seno attraverso dieta e attività fisica. È anche autrice, insieme al cuoco Giovanni Allegro, di un libro sull’argomento: “Prevenire i tumori mangiando con gusto”

La dott.ssa Villarini apre l’incontro ricordando l’importanza della prevenzione nella lotta ai tumori e sottolineando come gli squilibri alimentari, anche laddove il cibo è in sovrabbondanza, come nel mondo occidentale, portino malattie. Sottolinea come la globalizzazione abbia condotto alla perdita della tipicità, impoverendo i cibi di nutrienti come vitamine e fibre. La pubblicità, poi, veicola messaggi che condizionano il modo di mangiare, molto spesso conducendoci ad abitudini scorrette, con prevalenza di assunzione di grassi e zuccheri, che favoriscono obesità, sovrappeso, sindrome metabolica; nei cibi più pubblicizzati infatti al primo posto ci sono patatine, cioccolato, merendine, torte, biscotti, bevande zuccherate, snack salati, latte arricchito, cereali da colazione con mais fioccato, yogurt zuccherati, dessert zuccherati, creme da spalmare, marmellate zuccherate, margarina, burro e oli. 

La dott.ssa Villarini fa notare che molto spesso, inoltre, non è facile leggere gli ingredienti sulle etichette dei cibi che comperiamo, come ad esempio negli insaccati industriali, in cui risulta complicato capire se vi sono conservanti come i pericolosi nitriti e nitrati, che sono i più potenti cancerogeni conosciuti. Va quindi dedicata molta attenzione anche durante la fase dell’acquisto degli alimenti, soffermandosi il tempo necessario sulle etichette. 

In particolare tra le conseguenze di un’alimentazione sbagliata va sottolineata la pericolosità della sindrome metabolica, che in presenza di determinati fattori, come un girovita elevato che è sintomo di infiammazione cronica, espone il corpo umano all’attacco di geni tumorali. Per proteggerci dalla sindrome metabolica la dott.ssa Villarini suggerisce di assumere gli acidi grassi omega 3, contenuti nel pesce, l’olio d’oliva, di mangiare carne raramente e di evitare gli acidi grassi trans, contenuti nelle margarine, nei dadi vegetali e in tutti i grassi idrogenati. Dedica poi un capitolo a parte ai danni di alcune diete che oggi vanno per la maggiore, come ad es. la dieta Tisanoreica.

 Fattori positivi per difendersi dai tumori sono invece avere un peso forma, mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni (sono sufficienti 30 minuti di passeggiata quotidiana veloce) e  basare l’alimentazione su cibi di provenienza vegetale, soprattutto cibi integrali e verdure, che devono essere fresche e varie, meglio se biologiche perché  più libere da materie con effetti cancerogeni.

La conferenza si chiude con l’esortazione della dott.ssa ad essere sempre più consapevoli di ciò che mangiamo, scegliendo il cibo non in base alla pubblicità o alle mode del momento ma in base alle nostre esigenze e a ciò che contiene.